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Materiali e proposte per la didattica a distanza





Questa pagina web presenta le unità didattiche di Scienze Motorie e Sportive comuni agli studenti delle classi
del Prof. Alfredo Mariani  e del Prof. Stefano Romanelli per l'anno scolastico 2019/20,
a partire dal giorno dell'interruzione ufficiale della didattica in presenza.


I vari contenuti sono pubblicati e diffusi anche sulle piattaforme didattiche attualmente in uso
(Edmodo, Classroom di Google, G Suite, il registro elettronico ufficiale dell'istituto)
ma in questa pagina vengono tutte raccolte, in modo che gli studenti abbiano la possibilità di averle a disposizione in un unico spazio digitale.

La unità didattiche vengono presentate in sequenza cronologica, e quindi gli studenti sono invitati a seguirne l'ordine.
Ogni unità è introdotta da una breve presentazione con le indicazioni per la fruizione del materiale messo a disposizione,
i tempi e i punti salienti del contenuto.
Viene inoltre indicato il compito da effettuare dopo aver seguito l'unità didattica.

Tutti i contenuti digitali ai quali si invitano gli studenti ad accedere sono gratuiti.

Alla fine della pagina troverete dei contenuti la cui visione è volontaria, sui quali non ci sarà valutazione,
ed i link a una serie di risorse culturali e per la didattica disponibili sul web.
Utilissimi anche per passare il tempo!
Buon lavoro a tutti!

Elenco delle Unità Didattiche

Unita 1: Visione del documentario "Quando eravamo Re"

Unità 2: Lettura della prima parte del regolamento ufficiale della pallavolo

Unità 3: "Bebe Vio, lezione di vita e di sport"

Unità 4: La spettacolarità della pallavolo agonistica

Unità 5: Il baricentro e l'equilibrio

Unità 6: Anatomia e funzionamento della colonna vertebrale

Unità 7: Gli allenamenti al tempo del Coronavirus: chi sono
gli Atleti di Interesse Nazionale?

Unità 8: Attività in ambiente naturale, tutela e salvaguardia del territorio:
il caso Vajont

Scorrendo in basso questa pagina troverete tutti questi contenuti!


Vi prego: prima di farmi domande inutili via email, con WhatsApp o su Classroom riguardo questa pagina,
vi invito a leggere bene tutto quanto è scritto fino in fondo.
C'è scritto TUTTO quel che dovete fare. E quello che non c'è scritto, non lo fate!
 Per qualunque altra comunicazione, considerazione, domanda o richiesta sarò invece
lieto di leggervi o ascoltarvi in qualunque momento!
Inoltre ricordate: per quanto riguarda compiti e relazioni, sono ASSOLUTAMENTE VIETATI  i copia-incolla!
Me ne accorgo subito! Dovete scrivere pensieri vostri!


Unità 1: Visione del documentario "Quando eravamo Re"
Durata dell'unità: 2 ore. Da svolgere entro: Venerdì 20 marzo
(Nota: gli studenti che erano già sulla piattaforma Edmodo ed hanno già visto questo film possono naturalmente
impegnare il tempo che avrebbero dedicato a questa unità con le altre materie di insegnamento.)

Per quanto riguarda il programma che stiamo svolgendo, come ben avrete visto io ho assecondato, negli ultimi tempi di didattica a scuola, la vostra passione per la pallavolo. Ora è il momento di recuperare alcuni temi di carattere più generale, propri delle scienze motorie e sportive. Che, come tante volte ho precisato, riguardano tutti gli aspetti della personalità umana e tutte le attività delle persone, non soltanto quelle organiche o legate esclusivamente alla corporeità. Il fenomeno sportivo, e tutto ciò che ne deriva, riguarda la società nel suo complesso, e quindi anche la cultura, l'economia, la comunicazione... ? Nello sport e in tutte le sue derivazioni e conseguenze vi sono stati alcuni momenti fondamentali. Facciamo alcuni semplici esempi: la fondazione delle Olimpiadi Moderne da parte del Barone Pierre de Coubertin; l'organizzazione dei campionati nazionali dei grandi sport di squadra (calcio, basket, volley); la progressiva partecipazione delle donne a discipline sportive loro escluse e i loro conseguenti successi. ? Oggi voglio porre la vostra attenzione su un singolo evento sportivo, che ha rappresentato, per tanti motivi, uno dei punti di svolta nella storia contemporanea, e non solo nello sport. Si tratta dell'incontro di pugilato tra Mohammed Alì e George Foreman, avvenuto il 30 ottobre 1974. Io avevo 13 anni ancora non compiuti, voi non so dove foste, all'epoca. ? Su questo evento sono stati scritti fiumi di parole, prodotti film e documentari e trasmissioni televisive. Vi invito alla visione di uno di questi, a mio avviso il migliore: il film-documentario "Quando eravamo Re", che racconta proprio la storia di quell'incontro e di tutto quel che successe prima, durante e dopo. ? Non vi anticipo nulla: guardate il documentario e godetevelo. Ma guardatelo, vi prego, con attenzione. Spegnete i cellulari e qualunque distrazione. Se l'avete già visto, vi dico: guardatelo ancora. Vale la pena rivederlo con l'accresciuta consapevolezza della vostra crescita. Godetevi anche le musiche e tutta la sessione musicale. Divertitevi a comprendere in tempo reale, voi che potete, tutti i dialoghi in inglese, aiutati dai sottotitoli in italiano. ? Dopo che lo avrete visto parleremo insieme di alcuni temi, non solo sportivi, che sono presentati da questo bellissimo documentario. E approfittatene anche per comprendere come si fa, un documentario. Buona visione! ? Se potete, e se loro ne hanno voglia, suggerite o guardate il film coi vostri genitori e i vostri nonni, sono sicuro che piacerà anche a loro!



Cosa fare dopo aver visto questo film?

Scrivere una breve relazione  di circa una cartella. Cosa è una cartella?
Una cartella è un documento di circa 30 righe per 60 battute ognuna, spazi compresi.
Sono quindi 1800 caratteri. Una cartella di 30 righe per 60 battute viene definita "pagina modello":
Importante:
a) Questa è solo una indicazione di massima, non dovete star lì con la calcolatrice.
b) Se volete sapere tutto su questo argomento (vi servirà anche per le altre materie e per il vostro futuro lavoro),
cliccate qui:
 https://www.laleggepertutti.it/275061_una-cartella-quante-parole




Unità 2: Conoscenza del Regolamento della Pallavolo
Durata dell'unità: 2 ore. da svolgere entro: Venerdì 28 marzo

Con alcune classi abbiamo trattato specificatamente nelle nostre ultime lezioni a scuola del Regolamento della Pallavolo, sia teoricamente in aula che direttamente sul campo di gioco.
Con le classi  per le quali non era stato ancora argomento di studio, il regolamento veniva richiamato in occasione di ogni partita o esercitazione, e molti studenti, grazie all'esperienza di gioco,
lo conoscono nelle sue linee essenziali. Ricordo che sarà uno degli argomenti teorici della valutazione comune per le classi quarte, e che è una conoscenza imprescindibile per gli studenti delle classi quinte.

Adesso è il momento di prendere visione, conoscere e confrontarsi con il Regolamento Federale ufficiale.

Lo troverete nel file allegato. Il vostro compito per questa settimana sarà di LEGGERE ATTENTAMENTE e COMPRENDERE le prime 40 pagine. 
Tanta più attenzione impiegherete nella lettura, tanto più facile sarà la comprensione. Il contenuto è più semplice e intuitivo di quanto potrebbe apparire nel testo:
i regolamenti sono necessariamente ridondanti, perché debbono comprendere ogni caso e possibilità. Ma l'essenza già la conoscete.

Buona lettura e buon lavoro!

Regolamento della Pallavolo


Il sito della Federazione Italiana Pallavolo




Cosa fare dopo aver studiato il regolamento?
Dovrete rispondere a un questionario con test a risposta multipla sul regolamento e sul gioco,
che è a vostra disposizione alla fine della Unità 4.



Unità 3: "Bebe Vio, lezione di vita e sport"
Durata dell'unità: 2 ore. Da svolgere entro: Venerdì 4 aprile

Bebe Vio è una atleta italiana di 23 anni, specialista nella scherma, ragazza dall'innata e straordinaria simpatia, dal linguaggio brillante e dall'energia contagiosa.

All'età di 11 anni è stata colpita da una gravissima malattia, la meningite fulminante, alla quale è sopravvissuta riportando però gravi conseguenze sul suo fisico.
Le conseguenze della malattia non solo non l'hanno fermata, ma hanno moltiplicato il suo impegno, la sua volitività e le sue energie.
In questa intervista-lezione (rilasciata quando aveva 19 anni, quindi la vostra età o poco più) lei parla del suo rapporto con la vita, con la scuola e con lo sport.
Sono convinto che conoscerla vi piacerà moltissimo!

(Non dovete cliccare sull'immagine ma sul link sottostante)



Clicca qui per vedere il video:
https://scuola.repubblica.it/blog/video/bebe-vio-lezione-di-vita-e-sport/

Nel seguente video potete vedere tutti i preparativi e lo svolgimento di una gara di scherma
(in particolare quella delle Olimpiadi di Rio del 2016, nelle quali Bebe Vio vincerà la medaglia d'oro),

la sua straordinaria velocità e le sue grandi capacità tecniche.
Potrete ammirare al suo fianco destro anche il peluche portafortuna del quale parla nella sua intervista!




Altre informazioni su Bebe Vio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio

Aggiornamento: l'intervista-lezione di Bebe Vio ha suscitato grande interesse ed anche commozione in numerosi studenti.
Grazie alla testimonianza della giovane schermitrice abbiamo potuto approfondire la conoscenza dello Sport Paralimpico
e più in generale le problematiche delle persone diversamente abili. Vorrei quindi proporre all'attenzione di tutti gli studenti
due video che riguardano quello straordinario personaggio che risponde al nome di Nick Vujicic. La sua conoscenza ci permetterà ulteriori
riflessioni sui limiti del corpo e della mente e su come sia possibile affrontare e superare le situazioni di estrema difficoltà.
Troverete i video nella pagina riservata ai contenuti a fruizione facoltativa, subito dopo la sezione dedicata alla Montagna ed all'Alpinismo.
Questo è il link:
www.alfredomariani.it/scuola2


Cosa fare dopo aver seguito questa lezione?
Scrivere una relazione di una cartella, secondo le modalità già viste sopra.



Unità 4: La spettacolarità della pallavolo
Durata dell'unità: 2 ore. Da svolgere entro: Venerdì 17 aprile

Dopo aver praticato la pallavolo a scuola ed averne studiato il regolamento (Unità 2), vediamo adesso quanto questo sport può essere dinamico e spettacolare.
Durante le vostre partite e le esercitazioni scolastiche l'insegnante è costretto sempre a richiamarvi proprio per un difetto comune a tutti gli studenti:
la staticità nel gioco, la mancanza di dinamismo, l'assenza degli spostamenti. L'insegnante vi richiama e voi alzate gli occhi al cielo.
La pallavolo è un gioco estremamente dinamico, e gli spostamenti non riguardano soltanto i giocatori in procinto di toccare la palla, ma tutti i componenti la squadra,
sia nelle azioni di attacco che di difesa. Naturalmente non ci si muove a caso: ognuno deve sapere cosa fare e dove andare, in una continua ricerca della "anticipazione dei movimenti",
che è una qualità psicomotoria di base degli atleti, non solo della pallavolo ma di tutti gli sport di squadra, dei giochi sportivi e degli sport di combattimento ("capacità di anticipazione motoria").

In questi tre video vedremo l'esaltazione delle capacità atletiche, della fantasia, del rigore strategico. Alla base di ogni prestazione sportiva complessa c'è la "intelligenza motoria",
e cioè la capacità di saper fare, in ogni momento la scelta migliore, dopo aver considerato, in un tempo di pochi centesimi di secondo, la posizione del proprio corpo, la posizione dei compagni di squadra,
la posizione degli avversari e le loro intenzioni, la distanza, la velocità e la traiettoria della palla, ed aver ideato un proprio "progetto motorio" per risolvere al meglio la situazione.
Questo è lo Sport. E questa la sua bellezza, la sua importanza nello sviluppo armonico di tutte le aree della personalità di un giovane.

In particolare vi invito ad osservare, in tutti e tre i filmati: 1) La straordinaria altezza dei palleggi e del palleggio di alzata (a meno che non sia una "veloce"). Faccio notare che
invece nelle nostre esercitazioni per farvi alzare un po' la palla occorre che vi preghi in ginocchio, che vi faccia dei disegnini e che vi minacci di bocciatura.
2) Quanto siano efficaci le schiacciate dalla seconda linea, naturalmente basate sulla capacità di salto, cioè sull'efficienza della forza esplosivo-reattiva degli arti inferiori.
3) La coordinazione del muro a due o tre atleti, naturalmente "coperti" dai giocatori di seconda linea: significa che se il giocatore in prima linea salta a rete per eseguire il muro, chi gli sta
dietro, in seconda linea, deve necessariamente avanzare un po', o essere pronto a farlo, per coprire lo spazio lasciato vuoto da chi sta saltando. Buona visione.











Cosa fare dopo aver seguito questa unità?
Le classi del biennio (prime e seconde) dovranno scaricare e rispondere al seguente questionario
(Test a risposta multipla. Una sola riposta esatta sulle quattro proposte)
Test Vollei in formato .doc

Test Volley in formato .rtf

Test Volley in formato .odt

Si tratta dello stesso test proposto in formati di file diversi, in modo che possano essere aperti
e modificati
da tutti i sistemi operativi e i programmi per la elaborazione dei testi.
Provate quale si adatta al vostro computer o smartphone.

Le classi del triennio (terze, quarte e quinte) dovranno scaricare e rispondere al seguente questionario
che si compone di 4 domande con risposta aperta

VolleyTestTriennio in formato .doc

VolleyTestTriennio in formato .rtf

VolleyTestTriennio in formato.odt

Anche per voi si tratta dello stesso file in formati diversi,
provate quello che si adatta al vostro dispositivo.

Importante: PRIMA di rispondere ai test vi invito a vedere questo breve filmato:



Sapete chi è quello a destra? Ve lo dico subito: uno che copincollava.
Uno che si faceva fare il compito dal cugino pallavolista.
State attenti: Terence Hill vi osserva. Terence Hill sa quello che fate!

Io vi ho avvisati. 




Unità 5: Biomeccanica del movimento: baricentro ed equilibri del corpo
Durata dell'unità: 2 ore. Da svolgere entro: Venerdì 24 aprile




In questa unità vi presento una breve e simpatica lezione del Prof. Giuseppe Paschetto nella quale vengono richiamati i princìpi di baricentro di un corpo, larghezza della base d'appoggio ed equilibrio.
Oltre ad essere termini della fisica, sono anche espressioni che siete abituati ad ascoltare ogni giorno dai vostri insegnanti in palestra: il corpo in movimento è ovviamente soggetto alle leggi della fisica,
ed espressioni del tipo "abbassa il baricentro", "stai in equilibrio", "allarga l'appoggio" sono assolutamente normali nella didattica di  ogni espressione motoria e sportiva.
Il termine "equilibrio" non indica soltanto lo stato di quiete di un corpo, ma anche una capacità motoria tipica dell'uomo e degli animali. E la fisiologia ci spiega che l'equilibrio motorio dipende
dalla interazione dei segnali che
provengono dall'apparato vestibolare, situato nell'orecchio interno, e dagli occhi e dalla propriocezione corporea, che vengono integrati dal cervelletto.
Sono tante le situazioni motorie nelle quali la capacità di equilibrio è fondamentale: equilibrio statico nella stazione eretta, equilibrio dinamico negli spostamenti, gli equilibri in volo, 
equilibrio durante e dopo le rotazioni, equilibrio nei confronti degli oggetti. E queste situazioni possono essere tra loro combinate, come accade durante gli sport cosiddetti tecnico-combinatori,
definiti anche "sport a valutazione qualitativa del movimento". Di questi sport parleremo meglio in una prossima lezione.

Vediamo adesso la lezione del Prof. Giuseppe Paschetto:


E facciamo anche alcuni esempi di alcuni degli equilibri dei quali abbiamo parlato poco sopra:


Equilibrio sopra attrezzo su fondo instabile

Equilibrio nei confronti di un oggetto

Equilibrio in volo

Cosa fare dopo aver seguito questa unità?
Scrivi una breve relazione indicando:
a) 5 esempi di sport o attività motorie nei quali l'equilibrio è fondamentale
b) Cosa faresti per allenare l'equilibrio di un atleta?

Aggiornamento: la relazione andrà scritta e inviata solo quando il Prof ve lo dirà tramite Classroom!

Nel frattempo guarda cosa faremo, sempre a proposito di equilibrio e di bilanciamento del corpo, quando torneremo a scuola:





 

 Unità 6: Anatomia generale e funzionamento della colonna vertebrale
Durata dell'unità: 4 ore. Da svolgere entro: Venerdì 8 maggio
L'unità didattica si compone della visione dei seguenti video, di una videolezione in diretta
sulla definizione del concetto di "postura" e sulla relativa verifica.


Il Prof. Claudio Todini presenta in questa videolezione tutto quello che c'è da sapere sulla anatomia generale,
sulle funzioni e sulle patologie della colonna vertebrale. Illustra i problemi principali, le cause delle
situazioni di dolore, e soprattutto descrive i paramorfismi sul piano sagittale (cifosi e lordosi) e sul piano frontale (scoliosi).
Indica poi una serie di esercizi da fare per mantenere una corretta postura e prevenire in questo modo l'insorgere
dei paramorfismi e dei dismorfismi. Si tratta di una lezione chiara, riccamente illustrata, che se seguita con
attenzione vi svelerà tutto ciò che c'è da sapere su questa parte così importante del nostro corpo.


 

Il video seguente è riservato agli studenti delle classi della Prof.ssa Laura Cipolletti.
Si tratta dello stesso video precedente ma editato in modo tale da presentare
solo gli argomenti che l'insegnante ha trattato o dovrà trattare in videolezione.




La buona flessibilità della colonna vertebrale è importante in tutte le attività umane, non solo in quelle sportive.
Ognuno dovrebbe porsi come obiettivo, nel trascorrere degli anni e nei passaggi dall'età giovanile a quella adulta,
e da questa alla terza età, di curare sempre la mobilità della colonna. Questa attenzione al nostro complesso sistema di vertebre
ed articolazioni permetterà di prevenire molte patologie legate al degrado delle strutture ossee ed articolari,
causate dalla "sindrome ipocinetica", cioè dalla mancanza di movimento e dalla assunzione di posture scorrette.

Nello sport vi sono alcune discipline dove la qualità di flessibilità della colonna è evidentemente esaltata, e si pone
proprio come fondamento delle prestazioni: nella ginnastica ritmica, nella ginnastica artistica, e poi ancora nelle attività circensi,
nel contorsionismo, nelle varie discipline acrobatiche. Ma anche nella danza, nelle arti marziali, così come
anche in sport dove si pensa che i fattori fondamentali della prestazione siano altri. Invece non si potrà mai
raggiungere il top delle prestazioni, in nessuna pratica sportiva, se non si fonda il movimento su una forte e flessibile,
stabile e sicura colonna vertebrale.

Tra le infinite possibili dimostrazioni del lavoro della colonna vertebrale, abbiamo scelto due video
di ginnastica ritmica sportiva. La ginnastica ritmica è la disciplina più complessa tra tutti gli sport olimpici.
Oltre a focalizzare la vostra attenzione sulla flessibilità delle atlete, guardate anche la precisione millimetrica dei
passaggi con la palla, eseguiti sempre in un contesto estremamente dinamico e di assoluta ricerca della
totale coordinazione delle variabili spaziali e temporali: valutazione delle distanze, valutazione delle traiettorie,
valutazione dei loro tempi di svolgimento, graduazione nell'applicazione degli impulsi di forza... queste prestazioni
vanno oltre qualsiasi tentativo di analisi neurofisiologica del movimento: è inconcepibile comprendere
come atlete così giovani (hanno la vostra età, frequentano il liceo) abbiano potuto sviluppare
un così alto livello di maestrìa motoria. Perché possiate apprezzare pienamente l'elevatissimo livello di qualificazione motoria
di queste atlete, vi invito a pensare alla grande difficoltà che voi trovate nella esecuzione di un semplice palleggio di
pallavolo nel quale sia richiesta un minimo di precisione, o al movimento di ricezione in palleggio o in bagher di una palla...

Nel video qui sotto a sinistra vediamo l'esercizio individuale alla palla di Milena Baldassarri ai
Campionati del Mondo di Sofia del 2018. Nel video di destra l'esercizio a squadra, sempre con la palla,
della Nazionale Italiana nella World Cup di Pesaro del 2019.





Cosa fare dopo aver seguito questa unità?

Prepara una breve liste di domande e di richieste di approfondimenti
da trattare con l'insegnante durante la videolezione





Unità 7: gli allenamenti al tempo del Coronavirus:
chi sono gli Atleti di Interesse Nazionale?
Durata dell'Unità: 2 ore. Da svolgere entro Venerdì 15 maggio
(ma è meglio se la studiate prima!)

Conte
Italia82


Durante la conferenza stampa del 26 aprile nella quale il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte ha illustrato i contenuti del
DPCM (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) che entrerà in vigore dal prossimo 4 maggio, ha fatto esplicito riferimento a una precisa categoria di persone:
gli Atleti di Interesse Nazionale. Questi, se praticanti sport individuali e non di squadra, sia professionisti che non professionisti, potranno riprendere gli allenamenti.
Immediatamente sul web sono nate mille discussioni ed interpretazioni, il 99% delle quali basate sulla mancata conoscenza di questa categoria di atleti.

Spero quindi di fare cosa utile spendendo due parole per spiegare chi sono gli Atleti di Interesse Nazionale e chi decide che lo diventino!

Lo ripeto in estrema sintesi: non è una categoria che si è inventato il Presidente Conte, ma una categoria ufficiale che da sempre fa parte della organizzazione delle federazioni sportive.
Ogni federazione sportiva stabilisce autonomamente dei criteri (poi ve ne farò un esempio) per stabilire chi può far parte di questa lista.
Ci possono essere federazioni nelle quali i criteri sono molto vaghi (esempio: li decide univocamente il commissario tecnico della nazionale, oppure collegialmente il comitato
dei resposabili del settore tecnico), mentre in altre federazioni questi criteri sono espressi in maniera precisa ed obiettiva, come nell'esempio che segue.

Chi sono quindi questi atleti? Lo dice il nome stesso: quelli che faranno parte o potrebbero far parte delle squadre nazionali.
Perché parlo al plurale? Perché generalmente non c'è una sola rappresentativa nazionale, ma ce n'è una per ogni categoria di sesso e di età
(altro esempio: senior uomini, senior donne, juniores uomini, eccetera...) e di specialità (esempio, nella scherma: fioretto, spada, sciabola).
All'interno della categoria degli atleti di interesse nazionale ce n'è un'altra ancora più selezionata: quella dei Probabili Olimpici, cioè gli atleti che potrebbero
far parte della nazionale olimpica o che parteciperanno alle più importanti manifestazioni internazionali (esempio: Campionati del Mondo).

Questi atleti, quelli di interesse nazionale, sono soggetti a una serie di doveri ed hanno dei benefici che gli altri tesserati agonisti non hanno:
a) sono obbligati a frequentare gli stage tecnici e i raduni nazionali;
b) sono obbligati a dichiarare la loro posizione sul territorio per essere immediatamente reperibili per i controlli antidoping;
c) possono essere soggetti a incentivi economici particolari (dipende quanti soldi ha a disposizione la federazione);
d) in base ai vari protocolli d'intesa tra Coni e Ministero dell'Istruzione, se sono studenti possono ottenere la giustificazione delle assenze per i giorni di allenamento e gara;
e) possono beneficiare degli staff medici e fisioterapici federali;
f) possono alloggiare presso i centri tecnici federali o del Coni (esempi: Acqua Acetosa a Roma; Formia; Coverciano);
g) se sono militari possono essere esentati dai normali servizi e dedicarsi esclusivamente agli allenamenti, eccetera.

Ogni federazione ha il compito di tenere aggiornate le proprie liste di Atleti di Interesse Nazionale e di comunicarle periodicamente al Coni,
responsabile come già detto anche della vigilanza sul doping (comunque demandata a un altro ente, ma qui il discorso si farebbe lungo).
Vi sono federazioni che assolvono ai compiti di aggiornamento delle liste secondo precise scadenze, ve ne sono altre che lo fanno quando se lo ricordano.

Sono tutti professionisti? Assolutamente NO! Sono professionisti gli AIN del calcio, del tennis, del ciclismo, del pugilato e di pochi altri sport, come i più bravi degli sport motoristici.
Ma la maggior parte delle federazioni ha AIN che svolgono altre attività professionali, anche se ai vertici mondiali del proprio sport.
Sono pochi, nonostante tutto, gli sport che permettono il raggiungimento della indipendenza economica.

Vi riporto a titolo di esempio i criteri di selezione degli Atleti di Interesse Nazionale di una delle federazioni più antiche ed importanti,
la Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal):

 
È riconosciuto “Atleta di Interesse Nazionale” l’atleta in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

Atleti delle categorie Seniores e Promesse

Aver vinto il titolo di Campione Italiano Individuale Assoluto o Promesse (escluse le staffette), nell’anno in corso o in quello precedente.
Aver indossato la maglia della Nazionale Assoluta o Promesse in manifestazioni ufficiali, nell’anno in corso o in quello precedente.
Aver ottenuto prestazioni uguali o migliori di 980 punti, secondo le tabelle di punteggio FIDAL – edizione 2007, nell’anno in corso o in quello precedente.
Valgono, a tal fine, i risultati all’aperto, con vento nella norma e cronometraggio automatico per le gare con distanze uguali o inferiori ai 400 metri.
Essersi classificati nei primi 5 posti delle graduatorie nazionali Assolute outdoor e nei primi 3 posti delle graduatorie nazionali Promesse outdoor dell’anno precedente,
o di quelle dell’anno in corso, aggiornate al 31 ottobre.
Essersi classificati nei primi 100 posti delle graduatorie europee Assolute outdoor dell’anno precedente, o di quelle dell’anno in corso, aggiornate al 31 ottobre.

Atleti delle categorie Juniores 

Aver vinto il titolo di Campione Italiano Individuale Assoluto o di categoria (escluse le staffette) nell’anno in corso o in quello precedente (anche da Allievo).
Aver indossato la maglia della Nazionale Assoluta o di categoria in manifestazioni ufficiali nell’anno in corso o in quello precedente (anche da Allievo).
Aver ottenuto prestazioni uguali o migliori di 950 punti, secondo le tabelle di punteggio FIDAL – edizione 2007, nell’anno in corso o in quello precedente (anche da Allievo).
Valgono, a tal fine, i risultati all’aperto, con vento nella norma e cronometraggio automatico per le gare con distanze uguali o inferiori ai 400 metri.
Essersi classificati nei primi 3 posti delle graduatorie nazionali di categoria outdoor dell’anno precedente (anche da Allievo) o di quelle dell’anno in corso aggiornate al 31 ottobre.

Allievi (2° anno di categoria)

Aver vinto il titolo di Campione Italiano Individuale Assoluto o di categoria (escluse le staffette) dell’anno in corso.
Aver indossato la maglia della Nazionale Assoluta o di categoria in manifestazioni ufficiali dell’anno in corso.
Aver ottenuto prestazioni uguali o migliori di 950 punti, secondo le tabelle di punteggio FIDAL – edizione 2007, nell’anno in corso.
Valgono, a tal fine, i risultati all’aperto, con vento nella norma e cronometraggio automatico per le gare con distanze uguali o inferiori ai 400 metri.
Essersi classificati nei primi 3 posti delle graduatorie nazionali di categoria outdoor dell’anno in corso aggiornate al 31 ottobre."

Come vedete quindi si tratta di criteri assolutamente definiti, precisi ed obiettivi. Non ci sono dubbi di interpretazione

Cosa fare dopo aver seguito questa unità?

Prepara una breve liste di domande e di richieste di approfondimenti
da trattare con l'insegnante durante la videolezione
Diffondi la cultura sportiva spiegando ai tuoi amici e conoscenti che praticano sport
chi sono gli Atleti di Interesse Nazionale



Unità 8: Attività in ambiente naturale, tutela e salvaguardia del territorio:
il caso Vajont
Durata dell'unità: 6 ore. Da svolgere entro: Venerdì 5 giugno
 

Fin dalla rinascita della scuola italiana nel dopoguerra l'educazione fisica, intesa come disciplina di insegnamento scolastico,
prevedeva nei suoi programmi ministeriali le attività in ambiente naturale e la conoscenza del territorio.
Con il passare degli anni questa sensibilità è costantemente aumentata ed anche nella cosiddetta scuola dell'autonomia,
e con la nuova definizione di "scienze motorie e sportive", un importante ruolo è assegnato proprio agli argomenti che riguardano il rapporto dell'uomo con la natura.
Addirittura gli ultimi ministri che si sono succeduti alla guida del Ministero dell'Istruzione hanno avviato delle iniziative specifiche per trattare queste tematiche,
fino alla "Settimana dell'ambiente" svoltasi lo scorso anno con tutta una serie di manifestazioni ed attività culturali.
Le aree tematiche di questo settore delle Scienze Motorie e Sportive vogliono sviluppare non solo leconoscenze teoriche relative alle aree naturali, ma anche tutte quelle capacità di movimento, spostamento e vita nelle stesse: riconoscimento delle tracce e dei sentieri, orientamento,riconoscimento delle caratteristiche geologiche dei vari territori,
capacità di spostarsi e superare in sicurezza ogni tipo di elemento naturale (falesia, montagna, fiume, eccetera).
Ma soprattutto è fondamentale studiare quali sono i comportamenti umani dannosi per la Natura e per la stessa salvaguardia delle vite umane.
Purtroppo non mancano decine di esempi negativi, come se ogni disastro non riuscisse a lasciare memoria di sé e diventare un monito per le generazioni successive.
Analizzando quel che è accaduto è facile comprendere come continui ad accadere: i comportamenti di sfruttamento del territorio e della natura continuano a produrre
nefasti effetti sulla salute e sulla vita degli uomini, sia in prossimità dei territori che vengono sfruttati che anche a notevoli distanze. E' l'effetto definito "del battito di ali di una farfalla":
ciò che si produce in un luogo non tarda a manifestare i suoi effetti in tutto il pianeta.
E la pandemia da coronavirus che stiamo vivendo in questi giorni ne è proprio una tragica conferma.

Il 9 ottobre del 1963 milioni di metri cubi di acqua si abbatterono sui paesi di Erto, Casso e Longarone (a cavallo tra il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto) distruggendo completamente quest'ultimo. Fu un disastro naturale? No. Fu una tragedia causata dagli uomini che, nonostante fosse evidente il rischio di ciò che stavano facendo, vollero andare avanti
nella folle impresa di costruire una diga e creare un bacino artificiale lì dove non poteva stare. Perché, tra le tante possibili, parliamo proprio di questa vicenda?
Perché è assolutamente esemplificativa di come si può costruire una tragedia modificando la natura, non ascoltando le voci degli uomini più saggi, perseguendo esclusivamente
le finalità di speculazione economica e del profitto, senza avere alcun rispetto per la salute e la vita dei cittadini.
Quel che è accaduto al Vajont è accaduto altre centinaia di volte e continua ad accadere ogni giorno, ed è per questo che è importante conoscere i meccanismi, le dinamiche umane e comportamentali,il gioco di interessi che possono portare alla perdita di migliaia di vite umane. Ripeto: la dinamica, la successione degli eventi e dei comportamenti di queste situazioni è sempre la stessa. Un ultimo esempio? Il crollo del Ponte Morandi a Genova. Conoscere questi eventi è fondamentale per far sì che non accadano mai più.

Nella tabella qui sotto sono presentate due produzioni di grande qualità: a sinistra il film del 2001 "Vajont, la diga del disonore".
A destra il monologo teatrale di Marco Paolini, un'opera di straordinaria importanza.
Consiglio di vedere il film e poi, se la vicenda vi ha appassionato, di proseguire con la visione del monologo.
In entrambi i casi vi invito a seguire con attenzione lo svolgersi delle storie. Buona visione!







Cosa fare dopo aver seguito questa unità?

Prepara una breve liste di domande e di richieste di approfondimenti
da trattare con l'insegnante durante la videolezione.
Importante: chi ha già visto il film o il monologo teatrale
NON deve guardarli una seconda volta, a meno che non abbia il piacere di farlo!


Le lezioni successive saranno caricate prossimamente su questa pagina web.


Per qualunque informazione potete contattare il Prof. Alfredo Mariani a questa email:

profalfredomariani@gmail.com

I compiti e le relazioni indirizzate al Prof. Alfredo Mariani vanno inviate a questa email:

compitiacasa@yahoo.com


Per contattare ed inviare le relazioni ed i compiti al Prof. Stefano Romanelli:

stefano66.roma@hotmail.it

E ricordate tutti, studenti, genitori e docenti, che soprattutto in questo periodo ognuno:


Nell'immagine: il timbro che il Maestro Alberto Manzi apponeva alle sue schede di valutazione


Invito tutti gli studenti anche a visitare la pagina con i contenuti didattici facoltativi,
per i quali non saranno previste verifiche e valutazioni.
Spero li possiate trovare utili ed interessanti. 
La pagina sarà periodicamente aggiornata.

Seconda pagina:
contenuti didattici facoltativi
ma molto interessanti!
Date un'occhiata!






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